
Vaginismo: sintomi, gradi di gravità e terapie
Il vaginismo è una disfunzione del pavimento pelvico che si manifesta con uno spasmo involontario dei muscoli perineali che rende impossibile (o davvero difficile e dolorosa) la penetrazione, accompagnato da ansia e paura patologica (fobia) nei confronti della penetrazione stessa.
È un disturbo sessuale inquadrato come un disturbo psicologico ma con una componente fisica che non può essere trascurata se si desidera guarire.
C’è ancora molta confusione sulla diagnosi.
Tutti i giorni arrivano alla mia attenzione donne con una diagnosi di vaginismo che in realtà è qualcosa di diverso o viceversa donne che arrivano senza diagnosi che sono state trattate come se la loro problematica fosse solo una seccatura e alle quali è stato detto “È tutto nella tua testa” oppure “Devi solo rilassarti”.
I segnali che devono far pensare al vaginismo sono:
- Difficoltà ad inserire assorbenti interni o la coppetta mestruale
- Difficoltà ad inserire ovuli cannule vaginali
- Difficoltà ad inserire un dito o altro in vagina
- Difficoltà non meglio identificata ad avere rapporti sessuali e più nello specifico difficoltà nella penetrazione (che in una buona parte dei casi è proprio impossibile)
- Difficoltà o impossibilità a ricevere una visita interna specialmente con lo speculum o a svolgere il normale pap test di routine
Paura, ansia e dolore anche molto intenso in tutte queste situazioni che ho elencato.
Si direbbe un po’ difficile ignorare tutti questi segnali però ricevo sia donne giovanissime che molte altre che passati i 30 anni non si erano mai accorte di avere questo problema e arrivano magari nel momento in cui progettano una gravidanza.
Esistono 5 gradi di vaginismo dal meno grave al più grave:
- 1° grado > spasmo dell’elevatore dell’ano, che scompare con la rassicurazione;
- 2° grado > spasmo dell’elevatore, che persiste durante la visita ginecologica;
- 3° grado > spasmo dell’elevatore e sollevamento delle natiche al solo tentativo di visita ginecologica;
- 4° grado > spasmo dell’elevatore, inarcamento dorsale, adduzione delle cosce, difesa e retrazione;
- 5° grado > la paziente rifiuta la visita.
Il vaginismo può essere primario ovvero presente da sempre oppure secondario ad un evento specifico e traumatico di natura fisica o emotiva più o meno grave.
La terapia per guarire da questo disturbo è inquadrata nel contesto della riabilitazione del pavimento pelvico grazie alla quale l’ostetrica mediante tecniche specifiche ed esercizi super personalizzati ti accompagna a decondizionare lo spasmo della muscolatura che rende impossibile la penetrazione.
Occorre anche una terapia psicologica? A volte si, spesso è necessaria ma non sempre.
La fase di valutazione è fondamentale anche per capire quale sia la terapia giusta da intraprendere e a volte si capisce cosa può servire proprio nel corso della terapia.
Si può guarire perfettamente. La prognosi è molto buona e la stragrande maggioranza delle donne che hanno questo problema possono iniziare o riprendere ad avere una sessualità assolutamente normale.